Chirugia estetica? Questione di orecchie

Molte persone vogliono ottenere un aspetto più giovanile sottoponendosi ad interventi quali lifting del viso e/o procedure non chirurgiche come iniezioni di botox e filler. La richiesta ora è anche quella di ringiovanire i lobi delle orecchie che con il passare del tempo possono “invecchiare”.

Anche indossare orecchini pesanti può causare l’allungamento del lobo cambiandone la forma e quindi la soluzione è una riduzione del lobo dell’orecchio. Un intervento molto semplice e non doloroso che riporta proporzione nella forma e crea armonia con il resto del viso.

Quindi non solo interventi di otoplastica per correggere le orecchie a ventola, ma un vero e proprio ringiovanimento dell’orecchio.

La chirurgia dei lobi sta diventando così popolare nel Regno Unito che la British Association of Aesthetic Plastic Surgery comprendeva una presentazione su queste procedure in una recente conferenza.

Mentre alcuni scelgono di avere lobi delle orecchie cadenti corretti chirurgicamente, altri suggeriscono modi meno invasivi per migliorare il loro aspetto. Un centro di chirurgia plastica a Londra svela i medici utilizzano energia a radiofrequenza per le orecchie così come filler iniettabili per cancellare i segni del tempo. “E ‘facile, veloce e relativamente indolore”, un rappresentante della clinica ha detto al giornale.

In Italia ogni anno sono eseguiti circa 18.000 interventi di chirurgia estetica del padiglione auricolare e del lobo. Si tratta di una zona del viso piuttosto importante perché fa parte della cornice del volto e quindi gli inestetismi a loro carico possono rendere poco armonico l’intero aspetto. si pensi come l’eccessiva sporgenza delle orecchie renda il volto poco elegante e possa – nei pazienti in età pediatrica – comportare scherzi da parte dei compagni e conseguentemente un profondo disagio psicologico destinato a segnare la propria autostima.

L’approccio scientifico per quanto riguarda questo specifico intervento è quello della correzione precoce dello stesso per evitare i danni psicologici possibili.