Il problema delle orecchie a sventola può costituire un grave problema estetico già in età pediatrica, momento in cui il bambino si trova ad entrare ufficialmente nella società, stando a contatto con altre persone della sua età, che potrebbero in qualche modo turbarlo con battute offensive o scherzi per via di questo inestetismo. Ai giorni nostri, peraltro, anche in età adulta le orecchie a sventola possono costituire un elemento di particolare rilevanza, dato che lo stesso potrebbe influenzare la propria vita: basta pensare, per esempio, agli annunci di lavoro che, sempre più spesso, richiedono come requisito principale la bella presenza.
Quindi, se si desidera intervenire su questa parte del corpo anzi del volto e, soprattutto, si ha voglia di trasformare le orecchie in maniera tale da non vedersi “brutti” allo specchio, si potrà fare riferimento alla mano esperta di un medico di chirurgia estetica. Oggigiorno, grazie all’avanzare delle tecnologie si arrivati alla scoperta della chirurgia laser, operazione che permette a chiunque, anche a persone in età pediatrica, di sottoporsi alla modellazione delle orecchie a sventola tramite l’utilizzo di uno strumento a laser.
Questo intervento, denominato in gergo chirurgico otoplastica, è realizzabile già tra i 5-6 anni e consiste in operazione della durata di circa 30 minuti; durante quest’intervallo di tempo, il paziente viene sottoposto ad un’anestesia locale, senza neppure la necessità di rimanere in clinica per più giorni a termine dell’operazione. Con il Day Surgery il paziente può sottoporsi all’otoplastica e tornare in men che non si dica a guardarsi allo specchio senza scorgere più quelle fastidiose e non piacevoli orecchie a sventola.
Per eseguire la procedura alle orecchie è sufficiente l’anestesia locale con una sedazione modulata. Quando il paziente operato è un bambino si potrà fare una sedazione un po’ più profonda in maniera tale da non stressare il piccolo paziente. Comunque si tratta di una tecnica anestesiologica light che non influenza la respirazione del paziente.