Un corpo in cui vivere

Un corpo armonico può essere dono di natura ma anche il risultato di un impegno  costante sul fronte alimentare e sportivo. In entrambi i casi non è affatto semplice mantenere negli anni un’apprezzabile profilo. Il progressivo invecchiamento, la scorretta alimentazione, le inadeguate abitudini di vita, stress e sedentarietà, contribuiscono alla formazione di diversi inestetismi che creano evidenti dismorfie.

La chirurgia estetica si pone oggi più che mai a favore della bellezza in senso lato (e non più, come accadeva in passato, come correttrice di inestetismi invalidanti della bellezza). Più che sul “grande” difetto estetico, si concentra su quei piccoli – o magari anche grandi – inestetismi che procurano nel soggetto un senso di disagio od una non completa accettazione della propria immagine, affievolendo in qualche modo la sicurezza personale, l’autostima e, complessivamente, la propria qualità di vita.

Una chirurgia che affronta il “dettaglio”, modellandolo nel pieno rispetto di un’ottica globale, equilibrando proporzioni senza stravolgere l’armonia.

Lo sviluppo della ricerca scientifica, l’evoluzione delle tecniche operatorie, l’attenta considerazione delle esigenze non solo estetiche ma anche di impegno sociale del soggetto, hanno contribuito ad una chirurgia meno invasiva e meno traumatica, con operazioni realizzabili anche in anestesia locale, annullamento del ricovero post operatorio, tempi rapidi di guarigione e visibilità minima – se non azzerata – degli esiti cicatriziali. Tali vantaggi hanno consentito negli ultimi anni un elevato incremento delle richieste di procedure operatorie da parte di un target eterogeneo per sesso, età e classe sociale.


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