Come sono le cicatrici della mastopessi?

Le cicatrici della mastopessi, un intervento chirurgico volto a sollevare e rimodellare il seno, rappresentano una delle principali preoccupazioni per le pazienti che si sottopongono a questa procedura. Tuttavia, le tecniche moderne di chirurgia estetica, unite alla cura post-operatoria, permettono di ottenere cicatrici sempre più discrete, che tendono a migliorare nel tempo. In questo articolo, esamineremo come si presentano le cicatrici della mastopessi, quali fattori ne influenzano l’aspetto e cosa è possibile fare per minimizzarle.

Tipologie di cicatrici

Le cicatrici della mastopessi possono variare a seconda della tecnica chirurgica adottata e del grado di correzione necessario per il sollevamento del seno. Nella maggior parte dei casi, le cicatrici sono il risultato di incisioni praticate in punti strategici per rimodellare e sollevare il tessuto mammario, mantenendo un aspetto estetico ottimale.

Le tecniche più comuni includono:

  1. Cicatrice a “T invertita” o “ancora”: Questa è forse la tecnica più comune, utilizzata per casi di ptosi mammaria severa, ovvero di seno molto cadente. L’incisione segue tre linee principali: una attorno all’areola, una verticale dall’areola fino al solco sottomammario, e una lungo il solco stesso. La cicatrice, sebbene più estesa, tende a essere ben nascosta nelle pieghe naturali del seno.
  2. Cicatrice “a lollipop” (verticale): In questo caso, l’incisione viene fatta attorno all’areola e prosegue verticalmente verso il solco mammario, senza la necessità di un’incisione orizzontale sotto il seno. Questa tecnica è utilizzata per ptosi moderata e offre cicatrici meno estese rispetto alla tecnica a “T invertita”.
  3. Cicatrice periareolare: Questa tecnica prevede un’incisione che segue il contorno dell’areola. Viene utilizzata in casi di lieve ptosi, poiché l’intervento è meno invasivo e la cicatrice si confonde facilmente con la pigmentazione naturale della pelle attorno all’areola.

Fattori che influenzano la visibilità delle cicatrici

Le cicatrici della mastopessi evolvono nel tempo e la loro visibilità può essere influenzata da diversi fattori, tra cui:

  1. Tipo di pelle: La qualità della pelle del paziente gioca un ruolo cruciale nel processo di cicatrizzazione. Le pelli più spesse e meno elastiche possono tendere a formare cicatrici più visibili. Al contrario, le pelli più sottili e meno pigmentate possono guarire meglio, con cicatrici meno evidenti.
  2. Tecnica chirurgica: L’abilità e l’esperienza del chirurgo sono determinanti per minimizzare le cicatrici. Un’incisione precisa, eseguita nei punti appropriati, aiuta a ridurre al minimo il rischio di cicatrici evidenti o irregolari.
  3. Fattori genetici: Alcuni pazienti sono predisposti a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidi, ovvero cicatrici spesse e rilevate rispetto al livello della pelle. Questo dipende dal tipo di risposta individuale alla guarigione delle ferite e può variare notevolmente da persona a persona.
  4. Cura post-operatoria: Seguire le istruzioni del chirurgo riguardo alla cura della ferita è essenziale per garantire una buona cicatrizzazione. Evitare sforzi fisici intensi, utilizzare creme specifiche prescritte e proteggere le cicatrici dall’esposizione solare sono pratiche fondamentali per ottenere cicatrici meno visibili.

Evoluzione delle cicatrici

Nei primi mesi dopo l’intervento, le cicatrici della mastopessi sono generalmente più evidenti, caratterizzate da un colore rossastro o violaceo. Questo è del tutto normale e fa parte del processo di guarigione. Con il tempo, solitamente nell’arco di 6-12 mesi, le cicatrici tendono a sbiadire, assumendo un colore più simile alla pelle circostante. Tuttavia, il processo di maturazione della cicatrice può variare in base al tipo di pelle e alla risposta individuale alla guarigione.

In alcuni casi, per cicatrici particolarmente evidenti, si possono considerare trattamenti come:

  • Terapie con laser: Utilizzate per ridurre il rossore e migliorare la texture della cicatrice.
  • Iniezioni di corticosteroidi: Indicate per trattare cicatrici ipertrofiche o cheloidi, queste iniezioni possono contribuire a ridurre il volume della cicatrice e renderla più piatta.
  • Silicone in fogli o gel: Molti chirurghi consigliano l’uso di fogli o gel di silicone per accelerare la guarigione e migliorare l’aspetto delle cicatrici.

Prevenzione e cura delle cicatrici

La prevenzione e la cura delle cicatrici iniziano subito dopo l’intervento chirurgico. Alcuni consigli per favorire una guarigione ottimale includono:

  1. Evitare l’esposizione al sole: I raggi UV possono scurire le cicatrici e renderle più evidenti. È importante evitare il sole direttamente sulle cicatrici nei primi mesi post-operatori, o utilizzare creme solari ad alta protezione.
  2. Indossare indumenti di supporto: I reggiseni post-operatori, indicati dal chirurgo, aiutano a sostenere il seno e a ridurre la tensione sulle cicatrici, favorendo una guarigione più rapida e uniforme.
  3. Mantenere la pelle idratata: Applicare creme idratanti o oli specifici per la pelle può aiutare a mantenere l’elasticità della pelle e ridurre la secchezza, che può contribuire a cicatrici più visibili.
  4. Seguire una dieta equilibrata: Un’alimentazione ricca di proteine, vitamine e minerali favorisce la rigenerazione dei tessuti e accelera il processo di cicatrizzazione.

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